Merenda sì, merenda no – Abbiamo già avuto modo di parlare dell’indagine Merendine 2.0, condotta fra le mamme del web per scoprire dubbi e perplessità sulla merenda, e di sottolineare come 1 mamma su 3 viva con ansia il momento della merenda del proprio bambino perché teme di non preparare le cose più giuste e di non avere sufficienti informazioni sulle necessità alimentari del bambino.
Ma dall’indagine è emerso anche un altro dato rilevante, sembra infatti che 1 bambino su 3 sacrifichi la merenda di metà mattina. È giusto o sbagliato dal punto di vista nutrizionale? Lo abbiamo chiesto al prof. Michelangelo Giampietro, nutrizionista e medico dello sport.
Colazione & spuntino, la coppia perfetta – Prima ancora di parlare di spuntino di metà mattina il prof. Giampietro pone l’accento sull’importanza di una colazione adeguata, una buona abitudine che tutti bambini dovrebbero prendere; così come è una buona abitudine lo spuntino di metà mattina, per tenere costante i livelli di glicemia, e quindi anche la capacità di attenzione durante le attività mattutine: Tutti i bambini dovrebbero prendere l’abitudine di fare una prima colazione adeguata. Se però per qualche motivo (inappetenza, mancanza di tempo, genitori assenti, ecc.) i bambini escono di casa quasi digiuni o comunque con una colazione inadeguata, la merenda di metà mattina diventa addirittura indispensabile.
Il nutrizionista ricorda inoltre che lo spuntino è un ottimo modo per tenere a bada l’appetito in vista del pranzo che rischierebbe altrimenti di essere troppo abbondante: In ogni caso anche per chi fa una prima colazione adeguata alle 7-8 di mattina, un piccolo spuntino verso le 11 è utile perché consente di mantenere costante la glicemia e, quindi, l’attenzione durante le lunghe ore di lavoro scolastico e di arrivare meno affamati all’ ora di pranzo, riducendo quindi il rischio di fare un pasto troppo abbondante”.