L’Inran ha suggerito dieci regole utili a fare merenda in modo razionale.
Le merendine, in particolare grazie alla presenza di una buona quantità di carboidrati di rapida e lenta utilizzazione (zucchero e amido) e al poco ingombro digestivo, possono contribuire a mantenere costante, nel corso della mattinata o del pomeriggio, il livello d’attenzione e il tono d’umore, ottimizzando le performance scolastiche e sportive di bambini e ragazzi.
A questo proposito il nutrizionista e medico sportivo Michelangelo Giampietro osserva che “le merendine per un bambino che fa sport sono migliori degli integratori alimentari ” che normalmente vengono suggeriti.
“Se inserite in modo ragionevole nell’alimentazione complessiva della giornata le merendine, intese come prodotti da forno monodose, non costituiscono alcun problema “secondo Claudio Maffeis, professore associato presso il Dipartimento Materno-Infantile e di Biologia-Genetica dell’Università di Verona, che sottolinea come l’importante sia fare in modo che il bambino abbia un’alimentazione equilibrata e varia che rispetti anche i suoi gusti e che lo gratifichi. “Come tutti gli altri alimenti, le merendine possono diventare un problema se vengono consumate in quantità eccessiva: una merendina fornisce in media 150 calorie, circa il 7-8% di quelle consumate in una giornata da un bambino di 10 anni. Quindi dal punto di vista calorico, una merendina costituisce un’alternativa razionale ad una porzione di pizza o ad un piccolo panino imbottito per lo spuntino del mattino o del pomeriggio.”
E poiché in una alimentazione equilibrata e completa non contano solo le calorie ma anche i nutrienti, nella giornata alimentare media di un ragazzo in eta scolare, secondo il nutrizionista e dietologo clinico Pietro Antonio Migliaccio, “le merendine da forno potrebbero essere consumate – per il loro significativo contenuto in nutrienti sia a colazione sia nei due spuntini giornalieri. E, in ogni caso, secondo Migliaccio va considerato anche il fatto che in un mondo che corre, e che ancora di più fa correre le mamme, la scelta di questi alimenti prodotti dall’industria italiana rende la vita familiare decisamente più semplice senza penalizzare nè mamme nè figli.”