Quattro
30.04.2018

Sono le quattro di un pomeriggio di ottobre con il sole ancora giallo e caldo. Quattro i giorni di questa settimana passati in fretta e senza intoppi come gli ingranaggi ben oleati di un qualche sistema a ciclo continuo. Quattro ultim

amente è il mio numero preferito. Non che mi porti fortuna. La mia famiglia siamo Quattro. Quattro gli anni che ho impiegato ad accettare che la mia vita fosse tutta un’altra cosa diversa da quello che m’ero immaginata. Quattro sono le opportunità che vorrei.

Dicono che tre sia il numero perfetto, ma è dispari duro, te lo prendi così com’è, invece dopo il tre lo sanno tutti ci va il quattro e questo si che è un bel numero, morbido generoso, lo dividi all’infinito e non ti lascia mai nulla fuori posto.

Quattro sono io, che ho trovato lui e ci siamo moltiplicati.

Quattro e l’ora della merenda. Quattro sono i biscotti che metto nel latte al pupo, quattro le fette di pane e marmellata della Princi. A merenda il mio caffè è quasi sempre il quarto. Dopo quello della colazione, della pausa a lavoro e quello del dopo pranzo c’è il caffè numero quattro, quello della merenda.

Quattro siamo noi e un divano a tre posti davanti alla portafinestra dove alle quattro del pomeriggio, in un autunno inoltrato mi piace guardate il sole scendere piano che bagna tutto di un giallo caldo e avvolgente, mentre gli altri tre fanno merenda e io scrivo questo brano.

Autrice: Marlene