In molti riconoscono l’importanza per i bambini di avere momenti di libertà totale. Il gioco libero infatti contribuisce a diversi aspetti dello sviluppo e aiuta a mantenere la concentrazione sul proprio compito. Secondo Tortella (2011, “Primo Sport”) “per il bambino il gioco è lavoro di ricerca che lo porta a costruire le proprie conoscenze e se stesso” così come seguono questa tendenza alcuni progetti del Centro di Ricerca dell’Università di Verona sullo sviluppo motorio nell’infanzia.
QUALI GIOCHI FAR FARE ALL’APERTO?
Sicuramente con il tempo sono cambiate le abitudini ma sono differenti anche gli interessi dei bambini. Nonostante tutto, però, i giochi di una volta sono sempre amati dai bambini. Secondo il Professor Giampietro, infatti: “Ci sono giochi che stimolano i bambini a muoversi con scaltrezza, mettendo in gioco tante qualità diverse. Dal momento che nella maggior parte dei classici giochi l’ingrediente fondamentale è la corsa, un bambino può arrivare a consumare mediamente anche 100-120 kcal in 30 minuti”. Infatti se si gioca a Ruba Bandiera bisogna essere abili nella corsa, avere prontezza di riflessi e capacità di finger; Acchiapparella è uno di quei giochi, invece, in cui i bambini più attivi possono sfogarsi; chi sa fare bene i saltelli gioca al Gioco della campana, mentre equilibrio e rapidità di movimento sono invece necessari per riuscire in Un, due, tre… stella!.
E DOPO AVER GIOCATO COME CI RICARICHIAMO?
Dopo aver faticato tanto è giusto prevedere il momento della merenda un rifornimento necessario per reintegrare i nutrienti consumati durante i giochi e fornire un’utile scorta per le attività a seguire. Ovviamente se si è fuori casa quale potrebbe essere la merenda ideale?
“Una soluzione pratica e igienica è rappresentata dalla classica merendina, possibilmente scelta tra le più semplici e le meno farcite, in modo da essere meno grassa e facilmente digeribile, accompagnandola sempre da una bottiglietta d’acqua, importante per reidratarsi. In alternativa, una porzione di frutta, ricca di acqua e Sali minerali: una pera, una mela o una banana. Andando incontro all’estate spazio anche a pesche, albicocche, susine e ciliegie.” – consiglia Giampietro.
PS per i genitori
Non proponete merende abbondanti: un’ora trascorsa in attività non sedentarie comporta certamente un incremento del dispendio energetico, ma non tale da giustificare apporti di alimenti aggiuntivi.