Una risposta al passo con i tempi
La FOSAN, una Fondazione che si occupa da molti anni di Nutrizione, ha sviluppato con l’aiuto di università, ospedali centri analitici specializzati una serie di indagini allo scopo di verificare la validità delle accuse addossate alle merendine e che le vedrebbero causa principale dell’obesità infantile e degli squilibri metabolici come diabete e ipercolesterolemia ad essa collegati.
Le merendine, consumate nella quantità e nella modalità riscontrate nei bambini e nei ragazzi italiani non possono essere accusate di provocare nessuno di questi danni alla loro salute. I nutrizionisti non si stancano di ripetere che l’obesità si diffonde per colpa di abitudini alimentari sbagliate si, ma complessivamente e non certo a causa del consumo di un solo alimento. E soprattutto ribadiscono che l’obesità si previene e si combatte adottando uno stile di vita attivo che faccia aumentare il consumo energetico e con una alimentazione adeguata al consumo energetico di ciascuno.
In poche parole il bilancio energetico tra energia ingerita attraverso gli alimenti ed energia spesa attraverso il movimento deve essere sempre in equilibrio.
Sgombrato il campo dalle ingiuste accuse che sono state e vengono tuttora spesso rivolte alle merendine, questi prodotti possono essere tranquillamente utilizzati dalle mamme come merenda per i loro bambini e ragazzi. Da un punto di vista razionale e sgombro da pregiudizi questi piccoli prodotti da forno infatti non sono altro che la pronta risposta della nostra industria alimentare italiana ad un inevitabile cambiamento di abitudini sociali: sono buone, sane e nutrienti come un dolce fatto a casa, in più sono anche pratiche e sicure, perché già porzionate e confezionate singolarmente.