Il 15 di gennaio si festeggia la Giornata Mondiale della Neve. Molti pensano che durante le fredde giornate invernali sia necessario fare pasti più sostanziosi, ma è davvero così? Abbiamo chiesto agli esperti quali sono le merende più adatte ad affrontare i pomeriggi a giocare sulla neve.
La dieta sulla neve
Prima di calzare gli scarponi e inforcare gli sci o lo snowboard è bene ricordare che una corretta alimentazione è fondamentale per affrontare una giornata sulla neve nel migliore dei modi. La dieta dello sciatore deve tenere conto non solo dello sforzo fisico, ma anche del fatto che lo sforzo viene compiuto in altitudine.
Bisogna rispettare il principio secondo cui le calorie devono provenire per la maggior parte (55-65%) dai carboidrati, per il 30% o meno dai grassi e per il 10-12% da proteine. In particolare ricordiamo che i carboidrati sono il carburante principale del nostro organismo e un loro apporto in forma complessa, come amido (cereali e derivati come riso, pasta, pane, polenta) è importante per mantenere una riserva energetica idonea ad aumentare la resistenza, ritardare la fatica, favorire il recupero dallo sforzo e tutelare le riserve proteiche.
Lo spuntino ideale in montagna
Sciatori, alpinisti o amanti del trekking ad alta quota sanno bene quanto può essere stancante trascorrere una giornata intera all’aperto, sulle piste o camminando lungo i pendii di una montagna. Non per questo occorre aumentare notevolmente le quantità di calorie ingerite, ma solo prestare attenzione a cosa mettiamo in tavola nei pasti principali e recuperare le energie approfittando degli spuntini, che non devono mai mancare.
Oltre alle provviste di cioccolato, vi consigliamo di portare sempre con voi qualche pugno di frutta secca. Sia mandorle che noci contengono un’alta quantità di fibre e di sali minerali che donano energia al nostro organismo durante l’attività fisica: da sgranocchiare prima di mettersi in pista o sulla seggiovia che vi porterà alla prossima vetta.
E se per colazione avete optato per un sostanzioso latte o yogurt, fette biscottate e marmellata, per la merenda l’ideale è qualche quadretto di cioccolato, fichi secchi con noci, datteri ripieni di frutta secca e ricoperti di cioccolato o una golosa merendina, comoda da portare con sé sulle piste. In questo modo, vi assicurerete la copertura di fabbisogno energetico fino all’ora del pasto principale.
Occhio all’idratazione
Compiere uno sforzo fisico in un ambiente freddo provoca una scarsa sudorazione e induce le persone a sottovalutare il bisogno di bere abbondantemente. Al contrario il clima rigido spesso combinato con un’altitudine elevata comporta una maggior perdita di acqua attraverso le urine e l’aria espirata.
Anche se è difficile avvertire la sete in condizioni di freddo, abbiamo comunque perdite idriche che richiedono una buona reintegrazione. Fondamentale è quindi bere durante la giornata sulla neve. Non c’è invece bisogno di ricorrere a integratori salini perché non si perdono così tanto sodio, potassio e magnesio. Se non avete voglia di portarvi la borraccia sulle piste, basterà mettere in atto piccoli accorgimenti per evitare di disidratarsi, come anche prevedere una buona zuppa di verdure per cena.