Bufale e alimentazione: gli under 30 si fidano più del web
07.10.2015

Sono i più giovani a fidarsi del web quando si tratta di informarsi sui temi alimentari. Lo rivela una recentissima indagine Doxa-AIDEPI sull’opinione degli italiani sull’informazione alimentare online e indaga i falsi miti più diffusi in rete. Anche se oltre la metà del campione, infatti, afferma di non credere ciecamente a quello che legge online, per il 17% (36% tra i più giovani) le informazioni sul cibo che arrivano da web e social network sono verità assolute; per 4 italiani su 10 invece internet e social media sono la seconda fonte d’informazione più attendibile su cibo e dintorni.

Informazione dal web? – Dai cibi dai poteri miracolosi a quelli dannosi, fino alle diete che promettono dimagrimenti in tempi record e rimedi per qualunque esigenza. Il dibattito sul cibo è sempre più attuale e oggi vive e si alimenta in quella grande arena che è il web. Di una notizia diffusa a Capo Nord se ne discute a Roma in tempi rapidissimi… la bufala è dietro l’angolo: facile generarla ma difficilissimo annientarla, ad ogni latitudine. In questo scenario il parere del medico resta, anche se di poco (55%), la fonte più autorevole. Terzo posto per il generico e tutt’altro che qualificato “consiglio di un amico ed esperto” (25%). Che per loro conta comunque di più, in termini di autorevolezza, di quello che apprendono negli spazi dedicati a cibo e medicina dalla tv (22%) e dai giornali e riviste specializzati (22%).

Una situazione abbastanza paradossale che però “degenera”, è proprio il caso di dirlo, quando analizziamo le risposte dei più giovani, gli under 30: per i cosiddetti Millennials (nati fra la metà degli anni Ottanta e il 2000) quello che leggono nei blog, su Facebook, su Twitter o Youtube conta di più (il 61% la pensa così) di quello che dicono i medici (la cui autorità è riconosciuta solo dal 52% del campione). Ma anche nella classe di età immediatamente successiva – i 30-49enni – si registra un incomprensibile testa a testa: 58% propende per medici e nutrizionisti, il 51% per la Rete e le sue informazioni non sempre verificate.

Per saperne di più segui l’hashtag #OperazioneFalsiMiti, la prima campagna antibufale online e leggi qui il parere degli esperti sui miti alimentari dal web