Piace a grandi e piccini, si trova sugli scaffali di tutti i supermercati. Ma vi siete mai chiesti come nasce una merendina?
Il modo di procedere non è così lontano da quello che usiamo in cucina per fare un dolce cotto in forno, ma i mezzi che l’industria ha a disposizione sono enormemente più avanzati, sicuri e precisi. Il risultato finale in termini di grado di cottura, morbidezza, gusto e aspetto deve essere infatti sempre lo stesso, quello che il consumatore si aspetta di trovare da quel prodotto. Se il nostro dolce quindi, nel bene e nel male, secondo le nostre capacità culinarie, sarà sempre unico e non perfettamente ripetibile, quello dell’industria invece è volutamente standardizzato.
In questo processo l’innovazione è uno dei fattori principali del successo dell’industria delle merendine. Il lancio di un nuovo prodotto è lungo e meticoloso, dura in media da 1 a 5 anni: allo studio, alle ricerche e alle prove del prodotto in specifiche aree test fa seguito la sua diffusione in determinati mercati, dov’è sottoposto all’attenzione del consumatore monitorandone il grado di apprezzamento. Solo quando il prodotto supera con successo le numerose e lunghe fasi di test cui è soggetto, si passa alla sua produzione industriale.
In media il settore lavora su oltre 100 nuovi progetti l’anno. Affinché i prodotti siano conformi agli elevati standard di gusto oltre ai classici test di laboratorio, viene realizzata anche un’analisi sensoriale definita “assaggio”, finalizzata a esprimere un giudizio compiuto sul gusto del prodotto, in tutte le sue sfaccettature sull’aspetto estetico e di presentazione. Le attività di analisi includono gli assaggi delle materie prime, di cui si tiene conto nella fase di accettazione, gli assaggi di linea sui semilavorati e prodotti finiti, di cui si tiene conto nella fase di produzione, gli assaggi di “direzione”, effettuati dai responsabili delle unità produttive.