Spesso si pensa, sbagliando, che le merendine siano fatte con ingredienti di scarsa qualità. In realtà non è così. Ecco cosa c’è nelle merendine italiane.
Farina, zucchero, burro, olio, cacao, marmellata: gli ingredienti contenuti nelle merendine sono gli stessi che utilizziamo per fare un dolce a casa e sono tutti elencati, in ordine decrescente, in etichetta.
Inoltre, le merendine vengono fatte con il lievito madre: i dolci della merenda, da quelli della nonna alle merendine lievitano in tre maniere, chimica, fisica e biologica. La lievitazione biologica è un processo complesso. Può durare dalle 4 alle 16 ore – e impiega lievito di pasta acida (la cosiddetta pasta madre) o il lievito di birra. Nella Iievitazione biologica i gas prodotti dai microrganismi presenti nel lievito fanno dilatare l’impasto e gli conferiscono la caratteristica consistenza morbida; inoltre il lievitato risulta maggiormente digeribile e aumenta suo valore nutrizionale. E’ largamente utilizzato nelle merendine le cui ricette si ispirano ai dolci lievitati della tradizione delle feste, come pandoro e panettone, ma anche krapfen, croissant e merendine a base di pandispagna.
Le materie prime utilizzate per fare le merendine sono altamente controllate e vengono scelte in base a requisiti severi di qualità. Vengono conservate a temperatura in atmosfera controllate per essere prelevate e dosate per l’impasto. Tutto avviene in modo automatizzato per ridurre al minimo le contaminazioni ambientali.
Non contengono acidi grassi trans, né conservanti: le aziende italiane associate AIDEPI non utilizzano oramai da anni gli acidi grassi trans che sono praticamente scomparsi in Italia. In pochi casi se ne potrebbero rilevare minime tracce, che sono riferite alla naturale formazione degli acidi grassi trans in alcuni ingredienti, ma in generale si può affermare che oggi nei prodotti da forno non sono più presenti questo genere di grassi.