Sappiamo che la creatività è una delle più preziose e straordinarie capacità cognitive da alimentare e sostenere fin da bambini. A volte ci si ritrova a ripetere ai più piccoli di “restare con i piedi per terra” o “ma cosa ti inventi” quando arricchiscono fatti accaduti con elementi fantasiosi. Perché in fondo la fantasia e la creatività ci spaventano un po’, soprattutto quando sono ancora ingovernabili come accade con i piccoli di casa. Concepiamo l’immaginazione come finalizzata a un atto creativo, ma quando la vediamo correre a briglia sciolta ne siamo un po’ destabilizzati. E allora come reagire? Come comportarci? Oltre i metodi e la pedagogia, ecco qualche spunto di riflessione e qualche consiglio pratico.
Giocare con l’arte – “Un bambino creativo è un bambino felice” parola di Bruno Munari. Artista e designer dedicò molto del suo lavoro alla riflessione sulla creatività e a come insegnarla ai bambini; tra le sue opere più significative “Giocare con l’arte”, serie di laboratori per i più piccoli, in cui trasforma l’idea del museo da luogo passivo a luogo in cui interagire attivamente attraverso gli strumenti e l’espressione artistica; l’arte e la sua bellezza non sono più oggetto di contemplazione passiva ma un invito a fare, a comprendere da dentro il processo creativo e a capirne la genesi dell’opera…giocando! Una riflessione da tenere presente quando la tentazione dell’ammonizione a “non toccare” è dietro l’angolo e ingiustificata.
La creatività è nella realtà – Leggere le forme nelle nuvole, indovinare facce buffe negli oggetti in giro per casa, animare storie fantastiche a merenda fra mele, banane e merendine …chi di noi non l’ha fatto almeno una volta? È fondamentale far capire ai bambini che anche nella realtà più quotidiana esiste la creatività, l’immaginazione, il “piglio dell’artista”. Si allenano creatività e magia.
Praticare la creatività – Dipende dall’età del bambino, dal tipo di azione creativa che compie (ok dipingere sul foglio e in spazi dedicati ma magari meglio non dare “tela” libera sui muri del soggiorno), dall’intensità della sua concentrazione, dal suo carattere (a un bambino molto realista un po’ di fantasia a briglia sciolta non può che fare bene) ma di fondo un buon modo per allenare la creatività è metterla alla pratica nelle attività di tutti i giorni. Ad esempio esercitarsi nella scelta di varianti creative della merenda o impegnarsi in gare “del frigo vuoto” per preparare una cena con pochi ingredienti improvvisati, creare utensili e piccoli oggetti riutilizzando scatole e barattoli vuoti…
Per saperne di più ecco cosa ci raccontano le amiche di Ore 17