Merende a confronto
Per lo spuntino meglio una merenda dolce o salata? Dipende ovviamente dal gusto individuale ma il segreto di una corretta alimentazione sta nella varietà degli alimenti che si scelgono, nel giusto apporto energetico, nello stile di vita. Se variare la merenda, infatti, è importante è altrettanto importante saper valutare l’apporto energetico dei diversi alimenti che scegliamo. Per farlo è necessario conoscere le calorie dei diversi cibi ma anche saper valutare le giuste porzioni. Come ricordiamo spesso infatti la merenda è un piccolo spuntino che non deve superare il 10% del fabbisogno energetico e non deve essere troppo saziante per non compromettere scelte alimentari equilibrate a pranzo e a cena.
Andrea Ghiselli, esperto di nutrizione e dirigente CRA-NUT ricorda che nella scelta della merenda è importante oltre alla varietà anche considerare il valore energetico (e nutrizionale) degli alimenti che si scelgono per merenda e le porzioni che si assumono di questi alimenti:
Un panino imbottito o un trancio di pizza possono avere, e spesso hanno, una dimensione eccessiva. Va infine considerata la sicurezza igienica: un aspetto non trascurabile o scontato, soprattutto se consideriamo i prodotti artigianali che vengono venduti sfusi.
E le merendine?
Possono entrare a pieno titolo nelle merende dei bambini. Il valore energetico medio delle merendine oscilla tra 130 e 170 kcal per porzione, a seconda della tipologia scelta. Le differenze dipendono dalla porzione, più o meno grande, e dalla ricetta, più o meno ricca, a seconda che si tratti di una merendina semplice oppure farcita o ricoperta di cioccolato. La scelta di una merendina piuttosto che dell’altra dovrebbe dipendere dalle esigenze energetiche di chi la consuma.
Dolce, un gusto appagante
A proposito degli aspetti più emotivi e della gratificazione a merenda commenta Sergio Grasso, antropologo alimentare:
A prescindere dall’attrazione che ognuno di noi ha per il dolce o per il salato, sicuramente il dolce è il primo gusto con cui un essere vivente ha a che fare appena nato. Non a caso le papille gustative sono sulla punta della lingua, non a caso la prima gratificazione che il bambino, il neonato, ha è quella del contatto con il capezzolo della madre e con il latte, che è dolce. Quindi il gusto del dolce è connaturato nella nostra percezione di gratificazione. Il piacere che procura il dolce è sicuramente il più appagante. E’ proprio per questo che la merendina dolce, “meritata” e “dolce”, credo sia veramente il senso più compiuto della parola merenda…meritanda.