In occasione della Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare – che ricorre il 5 febbraio – vi vogliamo ribadire l’importanza della porzionatura delle merendine che, non solo permette di tenere sotto controllo le quantità (e le calorie), ma consentono un risparmio sul lungo periodo, grazie alla loro shelf life più alta.
Sensibilizzare e responsabilizzare
Una ricorrenza che è iniziata dal 2014, la giornata dedicata alla riduzione dello spreco alimentare è sempre più importante in un contesto in cui ci si impegna alla salvaguardia del pianeta. Niente di più utile, che mira a sensibilizzare e responsabilizzare i cittadini–consumatori: ridurre lo spreco è una necessità anche per raggiungere, entro il 2030, l’obiettivo fissato dalle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile del pianeta.
“Lo spreco alimentare è anche un problema ambientale, perché produce lo sperpero di materie prime, energia, risorse. Crediamo molto in questo impegno, tanto che dal primo gennaio ho creato la prima Direzione generale dell’economia generale che si occuperà chiaramente anche di spreco” – spiega il ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
La merendina: porzionatura salva-spreco
Come possiamo attuare al meglio, nel nostro piccolo, la lotta agli sprechi?Iniziando ad adottare piccoli accorgimenti quotidiani, come prestare maggiore attenzione a cosa compriamo, a come conserviamo il cibo nella dispensa o nel frigorifero e a quando lo mangiamo. Ma non solo: un tema cruciale può sicuramente essere la porzionatura.
Il consumo di piccoli pasti, infatti, commisurati all’esigenza di energia di ciascuno, non contribuisce soltanto a regolarizzare l’assunzione complessiva di calorie dell’intera giornata, ma permette di sprecare molto meno: ecco perché il corretto confezionamento di prodotti come le merendine può diventare decisivo.
Come infatti possiamo leggere dal Manifesto della Merenda, un’alimentazione equilibrata e varia è quello che ci vuole. Claudio Maffeis, professore ordinario di Pediatria presso l’Università di Verona e Presidente del Comitato scientifico del Master in Management del diabete e delle turbe metaboliche correlate in età evolutiva, ci ricorda che “l’importante è che, soprattutto i bambini, abbiano un’alimentazione che rispetti anche i loro gusti e che lo gratifichino. Se inserite in modo ragionevole nell’alimentazione complessiva della giornata, le merendine, intese come prodotti da forno monodose, non costituiscono alcun problema. Dal punto di vista calorico, una merendina costituisce un’alternativa razionale a una porzione di pizza o ad un piccolo panino imbottito per lo spuntino del mattino e del pomeriggio”.