Inverno chiama neve, piste da sci e sport all’aria aperta. Ecco come cambia la merenda dei più piccoli
Sci, casco e..una buona merenda – Febbraio tempo di settimane bianche ma anche di brevi incursioni sulla neve con sci e slittini, sinonimo di movimento all’aria aperta e contatto con la natura. Gli sport sulla neve sono un’occasione ideale per educare i bambini al movimento all’insegna del divertimento; casco protettivo e un’adeguata attrezzatura di sicurezza sono indispensabili ma da soli non bastano per godere a pieno dei benefici dello sci: non si può trascurare l’alimentazione che deve essere adeguata sia in quantità sia in qualità.
Calorie in più? Non in tutti i casi –Durante la settimana bianca l’alimentazione del bambino normopeso prevede almeno 300 kcal in più rispetto al fabbisogno quotidiano ad affermarlo il prof. Michelangelo Giampietro, nutrizionista e medico dello sport. Bisogna considerare che mediamente un’ora di sci di fondo comporta un dispendio energetico di circa 300/400 calorie, a seconda ovviamente anche del modo di sciare e del percorso, quindi se si è normopeso bisogna rimanere all’interno di questo range (fabbisogno energetico quotidiano + 300 calorie). Il discorso cambia per i bambini in sovrappeso che non devono invece modificare il proprio intake calorico e approfittare della settimana bianca per perdere peso divertendosi.
Merenda ideale in alta quota – Il prof. Giampietro consiglia dunque di fare il pieno di carboidrati semplici e complessi già a colazione: biscotti secchi, pane, fette biscottate con la marmellata, alternandoli con dolci da forno a base di pandispagna, frolla o cereali con latte o yogurt. Sulle piste non bisogna dimenticare di sorseggiare ogni tanto acqua o succhi diluiti ma soprattutto le mamme devono ricordarsi di mettere nello zainetto il necessario per uno spuntino, una confezione di biscotti o una merendina, la soluzione più pratica e igienica, nonché la più veloce, che può essere consumata facilmente anche mentre si è in fila per risalire in vetta.