Dalle eccessive quantità alla mancanza di varietà, sono diversi gli errori in cui si incorre parlando di merenda e spuntini di metà giornata. Ecco quali sono gli errori più comuni che vanno evitati a merenda (e uno strumento che ci viene in aiuto!
1) Saltarla – Saltare i pasti è un buon modo per restare in forma? Anche se qualche volta l’abbiamo pensato, i nutrizionisti ci ricordano che non è una buona pratica (e non aiuta a dimagrire). La merenda rappresenta un momento per una piccola pausa atta a rifornire di energia l’organismo; anch’essa è un ottimo modo per tenere a bada l’appetito in vista del pranzo e della cena. – afferma la biologa e nutrizionista Valeria Del Balzo – I carboidrati complessi, contenuti nei cereali da colazione, fette biscottate o biscotti (preferibilmente integrali), che sono alla base di un’ottima colazione o merenda, influenzano, infatti, il rilascio e l’attività di ormoni che regolano la sazietà post-prandiale. Saltare colazione o merenda non aiuta a dimagrire o a generare sensazioni di benessere; la perdita di peso è legata, piuttosto, alle porzioni consumate e al livello di attività fisica.
2) Abbondante e ricca – Sempre preoccupati che i nostri figli non mangino abbastanza tendiamo ad esagerare con quantità e apporto calorico. Non dobbiamo dimenticare che la merenda è uno spuntino e non dovrebbe superare il 10% del fabbisogno giornaliero. Per un bambino in media sono 150-200. Una merenda troppo abbondante rischia di essere troppo saziante e compromettere le scelte alimentari equilibrate durante i pasti principali. Se i bambini arrivano troppo affamati all’ora della merenda potrebbe essere utile capirne il motivo: la colazione è stata adeguata? A pranzo ha mangiato a sufficienza o ha lasciato il cibo nel piatto? È importante inoltre saper valutare dal punto di vista energetico i diversi alimenti e le porzioni consumati.
3) Sempre la stessa – Monotonia portami via! Varietà è la risposta giusta alla routine agli spuntini sempre uguali: una buona merenda è sempre varia ed equilibrata. Un frutto, un frullato di frutta e latte, una merendina dolce da forno, un piccolo panino, una fettina di torta fatta in casa…sono tutte alternative valide o in alcuni casi da combinare insieme.
4) È uguale per tutti – Uno degli errori più comuni a merenda è quello di credere che possa essere uguale per tutti: la merenda cambia da bambino a bambino e può cambiare anche di giorno in giorno. E lo stile di vita, lo sport e il movimento incidono su questa scelta. Se nostro figlio fa sport in maniera regolare e intensa la merenda potrà essere più ricca. Contano gli orari e dove si fa merenda (non tutte le merende sono pratiche e igienicamente sicure da trasportare). E poi oltre il semplice valore nutritivo ci sono il gusto e le scelte personali del bambino (che va accompagnato nel percorso di consapevolezza e autogestione anche a merenda).
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