Mettiamoci comodi, riuniamoci davanti al camino (vabbè possiamo lavorare anche d’immaginazione) e aggiungiamo un pizzico di spirito natalizio. Ecco tre storie da gustare fra una cioccolata calda e un morso alla merenda per riscoprire la magia del Natale.
Sotto l’albero di Natale – Non è festa senza un abete addobbato e le lucine intermittenti. È il simbolo per eccellenza delle feste natalizie e non ha bisogno di particolari presentazioni. Ma come nasce la tradizione dell’albero di Natale? Le leggenda si perde nella notte dei tempi e narra la storia di un bambino che, nei giorni precedenti al Natale, uscito dopo il tramonto a cercare legna per il fuoco si perse nella foresta. Durante la notte trovò rifugio sotto un abete che a sua volta per proteggerlo dai pericoli e dal freddo notturni lo avvolse con i suoi rami. Quando lo trovarono al mattino era ricoperto di ghiaccio e cristalli di neve che formavano delle decorazioni naturali. Da allora in ricordo del miracolo del Natale e dello spettacolo dei cristalli e del bosco innevato anche noi addobbiamo gli abeti nel periodo di festa.
Baci sotto al vischio – Nelle culture celtiche come nella tradizione cristiana, il vischio, pianta dalle caratteristiche bacche bianche, non è solo uno dei simboli più noti del Natale ma è protagonista di leggende e tradizioni antichissime. Per i Druidi, sacerdoti celtici, infatti, era la pianta degli dei per via della sua natura aerea (non ha radici e si trova solo sugli alberi) e poteva avere effetti curativi e miracolosi; sempre secondo la tradizione celtica era anche detta pianta della Luna e si poteva cogliere solo in casi molto particolari, seguendo un rituale e usando un prezioso falcetto d’oro. Per gli anglosassoni il vischio è simbolo della dea Freya, sposa di Odino e protettrice degli innamorati. Nella simbologia cristiana ha mantenuto il legame con i concetti di protezione e amore, di qui la nascita del tradizionale bacio sotto al vischio: se due innamorati, durante il periodo di Natale, si baciano sotto un ramoscello allontaneranno problemi e difficoltà. Funzionerà anche con la merenda sotto al vischio?
Ghirlande di Natale – Che siano d’oro o d’argento, le ghirlande sono fra gli addobbi più riconoscibili e diffusi del Natale. Ma come nasce la tradizione di usarle come addobbi di Natale? Dalla Germania arriva una singolare interpretazione che non conoscevamo e ben si presta ai racconti intorno al camino. Si racconta che in tempi lontanissimi, durante la vigilia di Natale, i ragni che si trovavano in casa si fossero rifugiati in soffitta per sfuggire ai preparativi per le feste, quando ci fu silenzio uscirono allo scoperto e affascinati dall’albero di Natale iniziarono a tesservi intorno delle ragnatele; quando Babbo Natale scese dal camino si stupì dello spettacolo e poi pensò ai padroni di casa che tanto si erano impegnati nell’allestimento in vista della festa. Così magicamente trasformò i fili grigi delle ragnatele, in scintillanti fili d’oro.