I consigli degli esperti per vivere al meglio il momento della merenda
Merenda in 3 (buone) mosse – Distribuire l’energia e i nutrienti durante la giornata è importante per mangiare e stare bene: una regola valida per tutti, ma ancora di più per bambini e ragazzi. E la merenda – ma sarebbe forse meglio dire le merende – si inserisce proprio nello schema alimentare suggerito da nutrizionisti e pediatri dei “cinque pasti” che comprende, oltre a colazione, pranzo e cena, due spuntini o merende, uno a metà mattina e uno a metà pomeriggio. Ecco cosa raccomandano la dott.ssa Maria Rita Spreghini,nutrizionista pedagogista e la dott.ssa Anna Maria Ajello, docente di Psicologia dell’educazione presso l’Università di Roma La Sapienza
La merenda non è una ricompensa – Non utilizziamo la merenda o lo spuntino come un premio – raccomanda la dott.ssa Spreghini – i bambini devono imparare che mangiare correttamente è un impegno per la loro salute, che è importante per il loro benessere e non è la ricompensa per un’attività svolta. Piuttosto è importante spiegare ai bambini che ogni alimento deve essere adatto ad un determinato momento della giornata. Ad esempio, se un bambino chiede la pizza a merenda, proviamo a fargli capire che è un cibo più adatto per cena che per uno spuntino, un po’ come se volessimo andare ad una festa di compleanno in pigiama. Proponiamogli soluzioni valide e, allo stesso tempo, gustose per un bambino come una merendina da forno, un piccolo panino dolce o salato, oppure un frutto di stagione, accompagnati da tè, latte, una spremuta, un frullato,oppure un semplice bicchiere d’acqua: è importante infatti non trascurare i liquidi e la frutta, che i bambini fanno sempre fatica ad accettare.
La merenda? Si prepara insieme – Per far sì che i bambini acquisiscano delle corrette abitudini è molto importante affiancarli. la dott.ssa Spreghini evidenzia che: Preparare la merenda insieme è il modo più utile per capire le porzioni e cosa scegliere: per questo è consigliabile far sì che i bambini entrino in cucina e che siano presenti nel momento in cui si sceglie cosa mangiare, invece di dare loro una merenda già decisa da noi. Per questo preparare insieme un piccolo panino, una macedonia di frutta o scegliere dei biscotti, una fettina di crostata o ciambella o una merendina da forno confezionata è un modo perché il bambino apprenda con l’esempio cosa è più giusto mangiare in quel momento della giornata.
L’esempio – Tutti amiamo mangiare ciò che più ci piace e bambini e ragazzi non fanno eccezione. È fondamentale però che il gusto sia educato. E se è importante che i bambini mangino con piacere e che il momento dei pasti venga vissuto con spontaneità, allo stesso tempo va perseguito. Spiega Anna Maria Ajello – evitate liste di alimenti buoni e cattivi: per i bambini più piccoli sono incomprensibili e per i più grandi costituiscono un elemento di potenziale trasgressione. Inoltre Una regola vince su tutte: adottare per primi un comportamento alimentare corretto, per poter essere un “modello” per i propri figli.