Storia delle
merendine italiane
COME NASCE UNA MERENDINA
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Scelta di ingredienti di qualità per una merendina buona, sana e gustosa.
2
Meno intervento manuale dell’uomo significa meno rischio di eventuali contaminazioni.
3
Le materie prime vengono conservate a temperatura e atmosfera controllate, prelevate e dosate per l’impasto in modo automatizzato.
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Le impastatrici e gli stampi modellano i prodotti.
5
I prodotti vengono infornati a condizioni ottimali di umidità, temperatura e termoventilazione.
6
Dopo la cottura, le merendine riposano in camere sterili e climatizzate per essere raffreddate.
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Seguono il taglio in porzioni, la farcitura, l’eventuale copertura, inzuppatura e decorazione.
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Ciascuna merendina viene porzionata secondo una grammatura predisposta, in base alla quale sarà elaborata l’etichetta nutrizionale che comparirà sulla confezione.
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Controllo preventivo obbligatorio HACCP (Hazard Analysis Critical Control Point: Analisi Rischi Punti Critici di Controllo) per delle merendine sono sempre più sicure.
L’impegno delle aziende del settore dolciario
Negli ultimi anni le aziende del settore dolciario hanno preso degli impegni molto importanti nei confronti dei consumatori, sempre più consapevoli nel volere prodotti più equilibrati senza però rinunciare a gusto e piacevolezza.
In 10 anni le aziende produttrici hanno investito oltre 100milioni di euro nel percorso di miglioramento della qualità nutrizionale dei prodotti del settore dolciario:
-29%
Zucchero
-20%
Grassi Saturi
-21,5%
Contenuto Calorico
(per porzione)
Tutte le informazioni relative agli ingredienti contenuti nel prodotto, che sono elencati in ordine decrescente di peso, sono riportate in etichetta, diventata obbligatoria dal 13 dicembre 2016 ma già adottata nel 2007 su base volontaria da tutte le aziende aderenti ad Unione Italiana Food.
Oltre al miglioramento della qualità nutrizionale dei prodotti, la responsabilità dell’industria dolciaria sul tema della salute e degli stili di vita si concretizza anche in altri ambiti, con l’assunzione di iniziative volontarie di autoregolamentazione e di promozione, tese a rendere il rapporto con i consumatori sempre più chiaro e trasparente: dal 2007 le aziende associate a UNIONFOOD hanno rinunciato alla commercializzazione diretta di biscotti, merendine, crackers e gelati nei distributori automatici delle scuole elementari e medie inferiori per evitare che bambini acquistino prodotti senza il controllo dei genitori.