Sono figlie legittime della tradizione dolciaria di casa nostra, eppure vengono spesso criticate. Stiamo parlando delle merendine confezionate italiane: nonostante siano molto più piccole e più leggere di quelle che si trovano all’estero – in Italia parliamo di un prodotto da forno dal peso medio di 34 grammi, in Uk pesa quasi due volte tanto (66 grammi), in Usa addirittura più del doppio (81 grammi) – fanno i conti con parecchi stereotipi.
Per quale motivo? Lo abbiamo chiesto al prof. Andrea Ghiselli, specialista in Medicina Interna e Dirigente di Ricerca del Centro di Ricerca CREA – Alimenti e nutrizione e Presidente della Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione:
“Le merendine sono spesso criticate per due motivi principali: il primo perché sono produzioni industriali, e quindi percepite come non genuine, il secondo perché si pensa che siano troppo caloriche e ricche di additivi. Del resto, il fatto che le merendine siano porzionate singolarmente e rimangano sempre fragranti è un motivo che potrebbe spingerci ad un consumo maggiore . Dobbiamo anche dire che rispetto a un ciambellone o a una crostata casalinga preparata dalla mamma o dalla nonna, molto spesso, proprio per le migliori tecniche industriali che abbiamo a disposizione, la merendina contiene meno calorie e quindi è meno pesante e meno impegnativa rispetto ad un prodotto ‘genuino'”.
Nessun dubbio sulla porzionatura, spiega l’esperto: “Il fatto che le merendine siano confezionate e porzionate singolarmente e contengano una tabella nutrizionale ha due grandi vantaggi: intanto le possiamo comodamente portare con noi, poi l’etichettatura nutrizionale è importante per vedere cosa c’è dentro e scegliere il prodotto opportuno, non solo in funzione dei nostri gusti gusto ma anche a seconda di particolari allergie o intolleranze dei nostri ragazzi”.
Un’alimentazione equilibrata può comprendere le merendine? “Possiamo sicuramente introdurre una merendina in una dieta equilibrata purché la nostra dieta sia il più possibile variata. Abbiamo a disposizione tantissimi prodotti sul mercato e possiamo scegliere quello che in un particolare momento ci sembra più idoneo sia per questioni di gusto che di contenuto nutritivo per i nostri ragazzi. La possiamo anche associare ad un frutto. Non dobbiamo necessariamente pensare che la merendina sia un’alternativa al frutto, anzi possiamo scegliere per merenda un prodotto con un contenuto calorico ridotto – e ce ne sono tanti – e associarlo a un frutto, ad un succo di frutta, a un bicchiere di latte” conclude il prof. Ghiselli.