Non solo per bambini, le merendine sono amate dalla Gen X
05.12.2022

Gli italiani appartenenti alla Generazione X, ovvero coloro che sono nati tra il 1965 e il 1980, hanno abitudini ben definite che sono tra le colonne portanti di una generazione affascinante e che guarda al passato spesso con un velo nostalgico. Si tratta degli italiani cresciuti nella stagione d’oro delle merendine italiane, la cui merenda è all’insegna della varietà, rispecchiando così una delle caratteristiche principali che deve avere questo momento secondo gli specialisti della nutrizione. Ad esempio circa la metà dei 40 e 50enni di oggi amano alternare lo spuntino dolce a quello salato, il 35% fa una merenda sempre e solo dolce, mentre il 15% preferisce farla salata. Per 6 italiani su 10 (59%), di questa generazione, la merenda si fa sempre casa. Mentre il 41% la fa fuoricasa, ossia in ufficio (35%), all’aria aperta (4%) oppure on the go (2%).

Momento nostalgia merendine – Per 6 italiani su 10 della Generazione X, le merendine sono tra i prodotti alimentari più iconici superando prodotti dal grande legame affettivo come patatine (47%), gelati (41%), chewing–gum (31%), snack dolci (23%), caramelle (22%) e pop-corn (16%). Tornando indietro nel tempo, scopriamo che la merenda della Generazione X da bambini era un po’ diversa. Al primo posto tra gli alimenti più consumati c’erano proprio le merendine confezionate (50%) che attraversavano una fase di affermazione del prodotto, seguiti da biscotti e panino salato. La frutta era l’alimento preferito a merenda solo per 1 italiano su 4 (24%), mentre riscuoteva molto consenso “pane e pomodoro” (25%), un grande classico della tradizione della merenda casalinga di una volta. Per gli adulti di oggi della Generazione X – bambini negli anni 70/80 – le merendine, durante la loro ascesa hanno rappresentato in primo luogo un prodotto divertente oltre che buono, legato al mondo delle sorprese e delle raccolte punti (39%). Già allora era un’alternativa pratica e porzionata per la merenda sia a scuola che fuoricasa (33%). Per il 30% della Generazione X l’affermazione delle merendine è stata una novità assoluta che ha rivoluzionato il momento della merenda, che a quei tempi era basata principalmente su cibi fatti in casa. Infine, per 1 su 4 (25%) la merendina ha rappresentato il comfort food che ha accompagnato molti ricordi e situazioni legati alla gioventù. Se negli anni il consumo di frutta è decisamente aumentato, le merendine nel tempo sono rimaste tra i prodotti più amati dalla Generazione X anche grazie alla forte impronta innovativa e al miglioramento nutrizionale dei prodotti. Oggi le consumano 8 italiani su 10 (83%) dai 42 ai 57 anni e più della metà (53%) lo fa almeno 1-2 volte a settimana.

Stile di vita della Gen X – L’indagine BVA Doxa ha anche analizzato lo stile di vita della Generazione X, in riferimento a movimento e attività fisica. È emerso che solo il 14% della Generazione X si definisce sedentario, mentre l’86% dichiara di avere uno stile di vita attivo. Che per la metà (49%) degli adulti nati dal 1980 al 1965 equivale a camminare all’aria aperta, mentre per il 41% è sinonimo di muoversi a piedi piuttosto che con i mezzi. Più di 1 su 3 (36%) tra le sue abitudini ha quella di fare regolarmente attività fisica nel tempo libero e il 10% va in bicicletta. Non solo sport, la generazione X sa che sono i piccoli gesti quotidiani che fanno uno stile di vita salutare, come fare le scale invece di prendere l’ascensore (64%) oppure camminare 1/2 km per andare al lavoro (59%). Il 35% individua nell’andare in bici nel weekend oppure fare trekking (29%) la maniera per essere attivi. Più indietro alcune attività non prevalentemente sportive come fare l’orto o il giardinaggio (27%). Infine, più staccati fare delle partite di calcio, tennis, basket, padel con gli amici 1/2 volte a settimana (20%), nuotare (18%) e fare pilates o mindfulness (15%). “È importante avere uno stile di vita corretto, che includa una dieta equilibrata, nella quale possono essere inserite – 1/2 volte a settimana – anche le merendine, ed un’attività fisica adeguata, che ci allontani da comportamenti sedentari”, spiega la Prof.ssa Silvia Migliaccio, Presidentessa della Società Italiana di Scienza dell’alimentazione.