Una delle caratteristiche delle merendine è durare di più nel tempo rispetto alla torta o ai biscotti preparati dalla nonna. Ma perché? Ce lo spiega il Prof. Franco Antoniazzi dell’Università di Verona.
“Una merendina dura di più per numerosi motivi – afferma il Prof. Franco Antoniazzi. Dall’impasto di base, per il quale vengono scelti ingredienti ad hoc, al processo, dove l’industria mostra le sue capacità tecnologiche. Prendiamo il pane per esempio: se noi utilizziamo il lievito di birra in poco tempo tenderà ad indurirsi, mentre utilizzando il lievito naturale rimarrà molto più morbido e mangiabile nel tempo. Lo stesso fenomeno vale per le merendine – continua il Prof. Antoniazzi. Molto importante è poi il confezionamento: nell’industria alimentare, nella fase post cottura in forno, viene infatti applicata la stessa tecnologia utilizzata nell’industria farmaceutica, dove non ci può essere alcun inquinamento, quindi le nostre merendine vengono confezionate in locali igienicamente ineccepibili ed anche questo aspetto è molto importante per garantire una maggiore durata al prodotto.”
Nella quasi totalità delle merendine prodotte oggi nella grande industria non ci sono più conservanti, sostanze non più necessarie, grazie ad una tecnologia evoluta che prevede norme precise e accurate che vanno dalla scelta degli ingredienti e al loro trattamento durante tutta la catena produttiva, fino alle modalità di confezionamento e di distribuzione sugli scaffali di vendita.